L’azienda agricola Mazza ha origini lontanissime che vanno ricercate agli inizi del Novecento. Distese vastissime di uliveti e terreni coltivati a grano. Di generazione in generazione, almeno quattro, arriviamo fino al secondo decennio del nuovo millennio, allorché Rocco Mazza, giovane imprenditore catanzarese, decide di innovare e l’azienda e renderla dedita anche alla viticoltura. Ha le idee chiare l’ultimo della famiglia e si fa affiancare fin da subito da Stefano Coppola, uno dei migliori enologi calabresi. Cercano il terreno migliore tra gli oltre 200 ettari di proprietà e lo trovano sulle colline di San Floro, alle porte di Catanzaro. Colline dolci che degradano verso lo Jonio.
Qui impiantano venti ettari di vigneto e iniziano a coltivare soltanto vitigni autoctoni: Pecorello, Mantonico, Greco nero, Magliocco e Zibibbo. Potatura a cordone speronato ed una resa di 4.500 piante per ettaro. Il terreno argilloso contribuisce a trattenere l’acqua e le sostanze nutritive. Le piante godono della ventilazione costante di quelle colline e degli sbalzi termici dovuti alla vicinanza del mare. L’idea è quella di produrre vini con pochi sofismi, vini che sanno di territorio, di fatica, di sudore. Vini fatti in vigna più che in cantina. Vini di tradizione, di tradizione contadina.